Non ho voglia di fare lezioni sulle rune, sulla mitologia e sui popoli del nord, ci sono già migliaia di libri sull'argomento. Però, è necessario dare un minimo di contesto, in modo da non perdersi tra nomi strani e strane numerologie.
Prima di tutto, Elder Futhark è il termine che si riferisce alle 24 rune originali. Successivamente, i danesi ne hanno tolte 4 e gli inglesi (gli anglosassoni) ne hanno aggiunte 9, più che altro allo scopo di allargare il loro vocabolario.
"Futhark" è l'acronimo delle prime sei rune (Fehu, Uruzm, Thurisaz, Ansuz, Rehu, Kenaz), un po' come la parola ABECEDARIO. Ogno runa ha una posizione specifica su una griglia magica e tutte insieme raccontano una storia archetipica. Per quanto ogni runa abbia potere come singola, è quando viene presa nel contesto in cui si trova che si può davvero coglierne il significato.
La griglia dell'Elder Futhark è composto da 3 righe che contengono 8 rune, dette Aett. Ogni Aett è dedicato a un dio o ad una dea. Ogni Aett rappresenta una tappa nel viaggio dell'eroe, e si evolve in un crescendo vibrazionale, che culmina nella runa finale. Quindi, ad esempio, Wunjio (l'ultima runa del primo Aett) è la manifestazione di Fehu, la prima tappa conquistata dell'eroe.

Il primo è l'Aett di Freya e suo fratello Freyr. Freya è la signora della fertilità, della bellezza e dell'amore, mentre Freyir è il dio dell'acqua, del mare, dei campi e del bestiame. Come le onde del mare e il cuore dell'innamorato, da Fehu a Wunjio si racconta l'impetuoso e incoscente inizio dell'eroe, che parte in preda alla fame di gloria, onori e conquista .
Il secondo Aett è quello di Heimdall, il guardiano del ponte Bifrost, la divinità associata al silenzio. Paradossalmente,sarà Heimdall a produrre il suono tremendo che sveglierà dei e uomini: suonerà il corno Gjallarhorn quando inizierà il Ragnarok. Heimdall attende, come un soldato prima della battaglia inevitabile, ed è il primo a vedere la distruzione del mondo. Così come Heimdall, l'eroe in Hagalaz (prima runa del secondo Aett) subisce un trauma inevitabile, un cambiamento violento, che dovrà elaborare. Questo viaggio doloroso lo porterà ad accettare l'imprevedibilità del destino, e dovrà scegliere se seguirlo o meno. Solo chi sceglie di andare avanti può accedere al terzo Aett..
...L'Aett di Tyr, dio della guerra. Nel caos del Ragnarok, sarà colui incatenerà il gigantesco lupo Fenrir, neutralizzandolo e vendicando Odino. Tyr sa che non potrà riuscirci senza un grande sacrificio, ed accetta di perdere un braccio per un bene più grande. Come Tyr l'eroe deve agire, se vuole raggiungere Othala (ultima runa). Dovrà sacrificare ciò che gli è più caro per il bene del mondo.
Per quanto a volte sia difficile da identificare, ogni runa rappresenta qualcosa di reale. Ad esempio, le due linee oblique di di Fehu (la prima runa del primo Aett) ricordano le sponde di un fiume che scorre; la B di Berkana il profilo di una donna incinta, Thurisaz è la rappresentazione di una spina. Rispetto ad altre forme divinatorie, le rune sono concrete, rappresentano il mondo in cui chi le ha create viveva.
Le rune erano alfabeto, comunicazione, connessione, spiritualità e protezione. Più rune insieme creano un runebound, un amuleto che conferisce al portatore un forza e protezione.
E' necessario immaginarsela, questa gente in pelliccia di lupo intorno al fuoco a raccontarsi storie sui propri dei. Tra le rune si intravede di cosa avevano paura, a cosa davano valore, cosa sognavano. Mentre studiavo e scrivevo, sono rimasta affascinata (ma non stupita) da come un popolo con poche risorse, seminomade e invasore, avesse come ultima runa Othala: il ritorno alla sorgente, la vita che ricomincia, la primavera.